Secondo il nuovo Rapporto sugli esports in Italia, sono 475 mila le persone che seguono quotidianamente eventi esports (avid fan) e circa 1.620.000 (+15% rispetto a Luglio 2020) se si considerano anche coloro che seguono un evento esports più volte a settimana (esports fan).
Chi sono i fan degli esports in Italia?
Principalmente uomini, di età media di 27 anni, con un livello d’istruzione e un reddito superiore alla media della popolazione. La passione per gli esports risulta essere duratura per gli avid fan (il 34% li segue almeno da tre anni), che dedicano in media 4,6 ore a settimana, di cui il 62% della fan base dalle 2 alle 7 ore a settimana. Le motivazioni che spingono i fan a dedicarsi agli esports riguardano la sfera dell’intrattenimento (80%) e il fattore community (64%): si gioca per trascorrere tempo con gli amici con cui si condividono le stesse passioni. Il 94% della fanbase dichiara di videogiocare tramite console e su questa piattaforma il genere più giocato risulta esser quello sportivo. Al secondo posto ci sono gli sparatutto, il genere maggiormente giocato su PC, seguiti da battle royale e MOBA. Infine, su mobile si gioca a titoli di strategia e sparatutto. In media un esports fan ha un account su 3,3 piattaforme o servizi dedicati al mondo del gaming (+18% rispetto alla precedente rilevazione), il 69% ha almeno un account su uno store digitale.
Gli esports come forma di intrattenimento
Gli esports fan dichiarano di seguire in media 2,9 (+15% rispetto alla precedente rilevazione) generi esports e i preferiti sono i titoli sportivi, gli sparatutto, i battle royale e i MOBA. Da sottolineare la crescita esponenziale del mobile che registra un +58% rispetto alla precedente rilevazione. I dispositivi più utilizzati per seguire gli esports sono soprattutto Computer (56%) e Smartphone (52%). Se YouTube ha visto un aumento delle total hours watched e delle total views del 62% e 183%, la piattaforma digitale più utilizzata per la fruizione di contenuti esports è Twitch, dove si dichiara un consumo orario (3,2 ore a settimana) molto simile a quello di Netflix e Spotify. Twitch, piattaforma preferita per la visione di contenuti live, spicca anche come quella con la più alta crescita in termini di total hours watched (+166%) e air time (+55%), confermando la sua dinamicità sia per quantità di contenuti offerti che di interesse generato. Se consideriamo invece le variazioni di share in termini di giochi più trasmessi tra i primi 10.000 streamer in Italia lo scenario che ha subito incrementi maggiori si conferma quello di Twitch (72% variazione totale di share) rispetto a YouTube (46%).
Gli eventi e i giochi più popolari
Nel 2020, Fortnite ha confermato la sua posizione in vetta alla classifica dei giochi più trasmessi in diretta, sia su Twitch (15%) che su YouTube (28%). I titoli più giocati all’interno delle competizioni, invece, restano League of Legends, protagonista dei primi 7 tornei sui 10 più seguiti, e Tom Clancy’s Rainbow Six Siege.
Nel 2020 su Twitch, le leghe internazionali (trasmesse in Italia) hanno registrato oltre 750 mila ore guardate in più rispetto al 2019, un incremento pari al 26% dove i 2020 League of Legends World Championship sono stati l’evento più seguito a livello nazionale, con oltre un milione di ore viste. A seguire, League of Legends European Championship (LEC) 2020 sia Summer che Spring Season con oltre mezzo milione di ore viste ciascuno. Escludendo i «big three», il miglior evento nazionale (PG Nationals League of Legends – Summer Season) ha oltre il 14% di ore guardate in più rispetto al miglior evento internazionale.
Gli esports per le aziende
Il 29% degli esports fan dichiara una propensione a pagare per abbonamenti (TV o streaming) che gli garantiscano un accesso a contenuti che riguardino esclusivamente il mondo esports, preferibilmente senza pubblicità, dato che raggiunge il 39% tra gli avid fan. La spesa media mensile per voci legate agli esports come merchandising o pass per eventi in-game si aggira intorno ai 40€ per gli esports fan, raggiungendo i 64€ tra gli avid fan. L’attitudine generale verso le sponsorizzazioni, del 74% per gli esports fan e 83% per gli avid fan, risulta essere maggiore rispetto alle fanbase degli sport tradizionali (55%) o del totale della popolazione (60%). La fanbase esports dichiara anche un’elevata propensione verso i brand sponsor, i prodotti e servizi che vengono percepiti più affini ad una sponsorizzazione esports sono quelli del settore gaming (20%), seguiti da energy drink (19%), snack e merendine (18%) e servizi Internet (17%). I loghi sulle divise e gli spot pubblicitari vengono considerati i più adatti da utilizzare durante le attività.
“Questa attitudine è condivisa anche dai brand che hanno già investito nell’ecosistema, i quali si sono avvicinati al settore degli esports poiché consente di acquisire tratti positivi e distintivi per la propria immagine quali dinamicità, velocità, avanguardia e internazionalità” – ha dichiarato Tommaso Mattei, Head of Consulting Europe, Mena & Mexico di Nielsen Sports & Entertainment – “Da questa edizione del Rapporto emerge come partnership, eventi ed experience abbiano dato agli attori coinvolti nel mondo degli esports un vantaggio competitivo in termini di percezione del proprio brand rispetto ai competitor che non operano in questo ecosistema, in particolare tramite una connotazione di eccellenza caratterizzata da un forte grado di innovazione. Gli esports costituiscono una piattaforma unica per la sua capacità di offrire ai brand un target reattivo, con cui sperimentare nuovi tipi di contenuti che soddisfano la attuale domanda di interattività e partecipazione, tramite un linguaggio coerente e attuale”.